Eccoci tornati al consueto appuntamento con l’informazione libera qui su KeyCore. L’intervento di oggi in realtà si articola in due parti ed entrambi coinvolgono la stessa azienda.
Stiamo parlando di un’arcinota società che si occupa prevalentemente di telefonia mobile e collateralmente, tramite acquisizioni varie, è arrivata a occuparsi anche di telefonia fissa e internet, in mobilità e residenziale.
Questa grande azienda opera non solo sul territorio italiano, ma mondiale, ed è la più grande nel settore in termini d’introiti.. basta, vi ho già detto troppo, dovreste aver già capito perfettamente. Ebbene, tale impresa commette ben due illeciti parallelamente, del primo mi occuperò in questo articolo, mentre il secondo sarà trattato successivamente.
Andiamo al dunque allora! Questa compagnia offre molteplici soluzioni ai propri clienti, sia consumer che prosumer ma, a prescindere dal tipo di contratto/abbonamento stipulato, regala pacchetti di sms e mms a ogni suo utente, da inviare via internet. Questo bonus è legato al possesso di una SIM di tale operatore e, per ogni SIM intestata, si hanno 10 sms e100 mms giornalieri.
E qui casca l’asino poiché, se per inviare questi sms gratuiti è necessario autenticarsi tramite username e password, per l’invio degli mms ciò non è obbligatorio e tale possibilità lascia presagire sviluppi inquietanti. Mi spiego meglio, in realtà non sarebbe possibile, né per gli sms, né per gli mms, l’invio senza credenziali ma, bypassando l’invio dal portale della nota compagnia e inviando invece i messaggi tramite appositi software, di cui tratterò a breve, l’invio degli mms (in particolare testuali e privi di foto), diventa possibile senza l’inserimento delle credenziali.
Ciò rende verosimile non solo un invio semplice e immediato degli mms, ma permette a qualunque utente di utilizzare in modo fraudolento ogni numero telefonico di tale compagnia per l’invio degli mms. Tutto ciò è possibile grazie al software JackSMS che, nell’aggiungere i profili per l’invio degli mms, richiede solamente il numero telefonico del mittente (indicabile a piacere) e null’altro. In sintesi, manca qualunque tipo di verifica su chi sia in realtà il legittimo detentore di quell’utenza telefonica, che diventa quindi utilizzabile a piacere da chiunque.
A questo punto, gli scenari diventano tristemente innumerevoli, se s’immagina di poter inviare messaggi col numero di qualcun altro.. insomma manca solo il movente, perché i mezzi tecnici per la frode sono a disposizione di tutti noi, in ogni momento, serviti su un piatto d’argento. Un plauso va quindi alle geniali menti che sono dietro a quest’ampia voragine della privacy, davvero bravi!